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Disordini civili: come tutelare le attività

civil unrest on the street

La frequenza di eventi connessi a scioperi, sommosse e tumulti popolari è in aumento a livello mondiale. Negli Stati Uniti come in Europa, in America Latina e in Asia, i disordini civili stanno cambiando la società nel profondo, con un impatto altrettanto significativo sui contesti operativi delle aziende. Si tratta di rischi che le imprese non possono permettersi di ignorare e, per contribuire a mitigarli, esse devono predisporre coperture assicurative solide e adeguate.

 

5 fattori di rischio legati ai disordini civili attuali e futuri
 

  1. Social media e fake news

    I movimenti sociali sfruttano piattaforme come Facebook, Instagram e WhatsApp per mobilitare un gran numero di persone in vista di scioperi, sommosse e tumulti popolari in tutto il mondo. Il potere dei social media aggrava i rischi per le strutture, il personale e le supply chain delle aziende

  2. Le ripercussioni economiche e politiche del Covid-19

    Le proteste contro i lockdown e le altre misure introdotte dai governi sono destinate a rimanere all’ordine del giorno in molti Paesi, e le crescenti disuguaglianze di reddito potrebbero contribuire ad alimentare il malcontento sociale. Le aziende e i governi dovranno fare i conti con le conseguenze finanziarie della pandemia, proteggendosi al contempo dal rischio di crescenti agitazioni

  3. Instabilità politica

    Le proteste su temi quali il costo della vita, la corruzione e l’autoritarismo spesso degenerano in violenti scontri con le forze di polizia. Le crescenti disuguaglianze e il malcontento sociale irrisolto rischiano di fare esplodere ulteriori tensioni in regioni instabili come l’America Latina, l’Africa settentrionale e il Medio Oriente. Le aziende dovranno quindi prepararsi a operare in contesti commerciali sempre più complessi

  4. L’ascesa del populismo

    Il populismo sta guadagnando terreno nella politica mondiale, anche nei paesi sviluppati. Questioni come la Brexit nel Regno Unito e le proteste contro le disuguaglianze sociali si sono tradotte in disordini raramente visti in passato. In tutte le parti del mondo si stanno alzando voci nazionalistiche. Le aziende devono essere previdenti e tenersi aggiornate sugli sviluppi geopolitici per non rischiare di essere colte alla sprovvista

  5. Rischi emergenti

    In un contesto geopolitico sempre più fluido, si assiste al continuo emergere di nuove problematiche che rappresentano minacce concrete per le imprese. Il cambiamento climatico è un ottimo esempio di tema capace di dominare le discussioni societarie. Se da un lato le organizzazioni sono soggette a crescenti pressioni per la salvaguardia dell’ambiente, dall’altro non sono da escludere atti violenti strategicamente organizzati e perpetrati dagli attivisti nei confronti di chi non risponde alle loro aspettative. Le aziende devono predisporre una copertura assicurativa solida, capace di rispondere a un panorama in costante evoluzione.
     


Checklist per l’attività aziendale

Le aziende che subiscono danni durante episodi di disordini civili si troveranno ad affrontare con tutta probabilità una serie di sfide complesse. Queste possono essere mitigate a condizione di avere le conoscenze adeguate, di porre le domande giuste e di aver valutato attentamente la struttura del proprio programma assicurativo. Una pianificazione anticipata può contribuire a mitigare le complesse sfide che possono presentarsi durante i disordini civili. Per questo abbiamo delineato una pratica checklist sulle azioni da intraprendere:
 

  1. Tenersi adeguatamente informati: anticipare l’evoluzione del contesto di rischio attraverso l’iscrizione a servizi di allerta globali incentrati sui rischi politici
  2. Prestare particolare attenzione alle definizioni della polizza ed esaminarle in occasione di ciascun rinnovo. Verificare se le polizze prevedono i limiti per singolo evento o su base aggregata. I risk manager e l’ufficio legale dell’azienda, così come il broker assicurativo, dovrebbero essere in grado di offrire la dovuta assistenza
  3. Esaminare le coperture per eventi connessi a scioperi, sommosse e tumulti popolari incluse in tutte le polizze assicurative sottoscritte e verificare se si sovrappongono. Idealmente, le polizze Property e quelle per eventi connessi a scioperi, sommosse e tumulti popolari dovrebbero essere coerenti sotto il profilo delle coperture offerte
  4. Valutare l’acquisto di una copertura aggiuntiva per eventi connessi a scioperi, sommosse e tumulti popolari. Considerando che le polizze tradizionali non forniscono più una protezione adeguata contro questi rischi, mentre coperture specifiche contro la violenza politica offrono alti livelli di protezione e competenze in un contesto di rischio in rapida evoluzione
  5. Raccogliere dati sugli eventi connessi a scioperi, sommosse e tumulti popolari e su tutte le attività che potrebbero risultare compromesse. Qualora si verifichino episodi di disordine civile, questa preparazione permetterà di valutare l’evoluzione dei danni
  6. Accertarsi che i responsabili della gestione del rischio abbiano accesso a risorse esperte adeguate, se necessario
  7. Lavorare a stretto contatto con il proprio broker e la compagnia assicurativa per condividere informazioni e mantenere un dialogo aperto
  8. Collaborare con i periti nominati dall’assicuratore e con eventuali consulenti per delineare un quadro chiaro dei fatti.


Con la nascita di nuove opportunità nella fase post-pandemia, nessuno vuole farsi cogliere alla sprovvista da episodi di agitazione sociale che hanno il potenziale di intaccare gravemente le attività aziendali. Il mercato assicurativo, in evoluzione proprio come il rischio stesso, ha sviluppato soluzioni creative per aiutare le imprese a mitigare tali esposizioni in un contesto aziendale in rapida evoluzione.

Per approfondimenti è possibile leggere il nuovo report pubblicato da Chubb in collaborazione con lo studio legale Kennedys e IHS Markit, che include dati utili emersi dall’analisi del crescente rischio dei disordini civili globali e una prospettiva sull’impatto che esso sta provocando sul mercato assicurativo.

 

 

Per maggiori informazioni, visita la pagina dedicata.