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Programmi assicurativi multinazionali: non conta solo la compliance

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L’espansione oltre confine coinvolge sempre più imprese nel mondo, non solo le più grandi. Vi è una crescente necessità di programmi assicurativi multinazionali per gestire i rischi transnazionali. Creare un programma adatto allo scopo e garantirne l’efficacia man mano che l’impresa evolve, richiede che risk manager, broker e assicuratori multinazionali lavorino in modo coordinato e collaborativo. Così come la gestione della compliance e dei sinistri sono due aspetti importanti a cui prestare attenzione.

Claudio Mauri, Global Service Leader di Chubb in Italia, afferma: “Per creare un programma assicurativo multinazionale solido, è importante andare oltre la sola compliance e partire piuttosto dai sinistri. Riteniamo che un’impresa, con l’aiuto del broker e dell’assicuratore, debba chiedersi: in caso di sinistro, dove voglio che venga liquidato, come voglio che venga liquidato e in quale valuta? Chi lo gestirà? E infine, sulla base delle esigenze dei sinistri locali, dove voglio che siano emesse le polizze? Una volta che si è risposto a queste domande, gli aspetti di conformità legale e fiscale del programma si definiranno in modo naturale.”

 

Imparare dal passato

L’esperienza maturata nei sinistri ci fornisce lezioni importanti. Claudio richiama ad esempio l’esplosione del 2015 nel porto di Tianjin in Cina. “L’esplosione ha provocato uno dei sinistri imputabili all’uomo più costosi di sempre. La liquidazione può dirci molto su quali coperture è meglio acquistare a livello locale e quali a livello di società controllante.” È importante valutare in che modo i liquidatori locali gestirebbero il sinistro e ne curerebbero la comunicazione e come risponde invece una polizza ombrello o in eccesso acquistata all’esterno”, afferma.

 

Le polizze locali sono un must

Secondo Claudio, l’esempio dell’esplosione mostra come le polizze locali non costituiscano una preferenza, bensì una necessità. “In molti paesi gli assicuratori stranieri non sono autorizzati a coprire rischi e a liquidare sinistri, o lo sono solo a determinate stringenti condizioni. L’alternativa è disporre di una polizza locale emessa da una compagnia assicurativa locale. La Cina è una delle giurisdizioni più restrittive al mondo. I sinistri di Tianjin sono stati pagati dagli assicuratori in Europa e negli USA, perché i rischi erano coperti da polizze ombrello e in eccesso al di fuori della Cina. Anche in altre grandi catastrofi assicurate, come lo tsunami giapponese e le inondazioni tailandesi, i sinistri sono stati liquidati con capacità assicurativa al di fuori delle giurisdizioni interessate”.

Di conseguenza, una domanda importante da porsi è: in che modo i proventi assicurativi vengono introdotti in un paese in cui l’assicuratore non è autorizzato ad operare? “La questione deve essere analizzata in dettaglio per ogni impresa, in modo da assicurare che i flussi finanziari corrispondano al contratto. Per prendere la decisione giusta e affrontare tutte le problematiche correlate, è indispensabile avvalersi di esperti finanziari, fiscali e di compliance”.

 

Decisione d'acquisto

Il premio è un fattore determinante nella maggior parte delle decisioni d’acquisto. Alcuni clienti multinazionali continuano a basare le decisioni d’acquisto dei loro programmi esclusivamente su di esso. “Eravamo in gara per l’assegnazione di un programma di copertura terrorismo globale Decisione d’acquisto per una grande multinazionale europea con esposizione in molti paesi non-admitted. Abbiamo offerto un programma multinazionale composto da una polizza master e da polizze locali con gestione locale dei sinistri per ogni singolo paese in cui la multinazionale operava. Il cliente, invece, ha scelto una soluzione senza polizze locali nei paesi non-admitted. È stato il cliente a decidere. Ovviamente un programma con polizze locali è più costoso, ma la questione fondamentale in una copertura terrorismo globale dovrebbe essere come performa il programma e in particolare se un sinistro verrà pagato localmente.” 

 

Specialty lines

Claudio afferma che oltre ai rischi danni e responsabilità civile generale, vi è una crescente domanda di inserire i rischi speciali all’interno dei programmi multinazionali, quali terrorismo, responsabilità ambientale, viaggi di lavoro e cyber. “Polizze locali con servizi locali di gestione dei sinistri e degli incidenti sono fondamentali per mitigare il rischio reputazionale. La corporate governance in Europa prevede che nel mondo l’impresa si comporti come si comporterebbe nel proprio paese d’origine. Perché dovresti acquistare una polizza cyber o terrorismo in Europa e non altrove? Come risponderesti a questa domanda, quando devi affrontare eventi di cybercrimine o terrorismo occorsi altrove?”

 

 

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