skip to main content
Skip to main content

Programmi assicurativi multinazionali: non esiste un approccio unico

skyscrapers from below

L’internazionalizzazione coinvolge sempre più imprese nel mondo, non solo le più grandi. Vi è una crescente necessità di programmi assicurativi multinazionali per gestire i rischi transnazionali. Quando si crea un programma assicurativo internazionale, occorre pensare a numerosi aspetti, tutti importanti. In questo primo articolo, di una serie di tre, scoprirete cosa è bene considerare.

Secondo Claudio Mauri, Global Service Leader di Chubb in Italia, quando si parla di programmi assicurativi multinazionali non esiste un approccio unico adatto a tutti. “In generale, le imprese che desiderano coprire le loro esposizioni all’estero hanno tre soluzioni a disposizione. Si va dalle polizze stand-alone non integrate, a programmi master globali completi”.

 

Pro e contro

Ogni opzione ha i suoi pro e contro:
 

  • approccio decentralizzato con emissione di una polizza in ogni paese: la copertura soddisfa le esigenze e le prassi del mercato locale, ma è difficile da coordinare e controllare 
  • approccio globale con un’unica polizza che copre in tutto il mondo: semplice da attuare, ma pone difficoltà a livello di sinistri e di compliance 
  • programma multinazionale, costituito da una polizza master e polizze locali: offre un buon controllo e coerenza di copertura, ma richiede il coordinamento tra cliente, broker e assicuratore. Ad esempio, è importante comprendere il rapporto tra le polizze locali e la polizza master per quanto riguarda i relativi massimali

“Nei programmi globali non esiste una soluzione che si adatti a tutti”, afferma Claudio. “La copertura dovrebbe sempre essere personalizzata in funzione delle esigenze e dell’assetto societario del cliente. Ad esempio, se volessimo imporre un programma a gestione centralizzata a un’impresa decentralizzata, le probabilità di successo sarebbero scarse. È importante costruire il programma partendo dagli obiettivi e dalle limitazioni dell’azienda”, spiega.

 

Rischi speciali

Secondo Claudio, nonostante le difficoltà i programmi globali riscuotono sempre più successo. “Le multinazionali li usano da anni per coprire i rischi del ramo danni”, afferma. “Di recente, però, abbiamo osservato che i programmi multinazionali coprono sempre più spesso anche i rischi speciali, quali i rischi cyber, Terrorismo e Amministratori e Dirigenti (D&O).” E aggiunge: “Non sono solo le più grandi aziende al mondo a riconoscere i vantaggi di questi programmi: l’internazionalizzazione delle attività riguarda un numero crescente di PMI, che optano per programmi internazionali. Per ogni tipologia di impresa, siano esse multinazionali o PMI, è importante scegliere un assicuratore che abbia un network idoneo, con le risorse e le competenze utili per creare un programma globale ottimale.

 

 

Per maggiori informazioni, visita la pagina dedicata.