L’espansione oltre confine coinvolge sempre più imprese nel mondo, non solo le più grandi. Vi è una crescente necessità di programmi assicurativi multinazionali per gestire i rischi transnazionali. Quando si progetta un programma assicurativo internazionale, va posta molta attenzione alle differenze in termini di condizioni, limiti e valore assicurabile.
“L’interesse assicurabile è un aspetto importante, ma talvolta poco chiaro, dei programmi assicurativi multinazionali. Ogni controllante o azionista di joint venture che acquista un’assicurazione per proteggere i propri beni o le proprie obbligazioni nel mondo ha un interesse assicurabile (o finanziario) per il quale acquista l’assicurazione” afferma Claudio Mauri, Global Service Leader di Chubb in Italia. Secondo Claudio, “l’interesse assicurabile” è il concetto chiave, di cui l’interesse finanziario è un sottoinsieme.
“Si possono assicurare le proprie obbligazioni contrattuali e legali quando si è un azionista di maggioranza di una joint venture. Si può assicurare il proprio interesse in una partecipazione. Si può assicurare anche il proprio interesse in un bene”, aggiunge. “Questi sono tutti interessi assicurabili. Partendo da una prospettiva di interesse assicurabile con un valore di copertura concordato tra le parti, è possibile quantificare il rischio e i sinistri in modo coerente e conforme alle leggi in materia di assicurazione dei diversi paesi.
Differenze di Condizioni e Limiti
Occorre poi prestare attenzione alle clausole Difference in Conditions (DIC) e Difference in Limits (DIL). “Regna una certa confusione sulle cosiddette clausole DIC/ DIL nell’ambito dei programmi multinazionali”, osserva Claudio.
A livello della società controllante, una clausola DIC è finalizzata ad ampliare la copertura su alcuni rischi, integrando le polizze locali che sono predisposte da assicuratori autorizzati a operare nei paesi esteri; mentre una clausola DIL estende i massimali delle polizze locali sottostanti.
“Spesso non ci si rende conto che una polizza DIC/DIL è una polizza in eccesso con una clausola di dropdown e che il sinistro coperto può essere liquidato alla controllante oppure, quando consentito, localmente”.
Claudio sottolinea come la capacità DIC/DIL sia una componente essenziale di ogni programma multinazionale. “Soprattutto nei paesi in cui non si può dare per scontata la capacità dinamica e la sicurezza finanziaria. Se queste caratteristiche spesso non mancano in Europa Continentale e nel Regno Unito, lo stesso non si può dire per i mercati in forte crescita. Spesso, però, gli assicuratori europei non sono autorizzati in Asia o in America Latina.” E prosegue: “Quando si aggiunge una polizza master globale a livello della controllante europea per gestire e integrare i massimali della polizza locale, si ottengono economie di scala, oltre alla gestione locale dei sinistri e di altri servizi. Questo è un modo prudente per gestire i rischi multinazionali del ramo danni, così come i rischi speciali.”
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