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Proteggersi durante i disordini civili

hands raised in protest

Per garantire la continuità dell’attività e la tutela dei dipendenti in situazioni di agitazioni e disordini civili, è importante che le aziende inseriscano nei propri piani di emergenza alcune procedure di base, sulle quali tutti i lavoratori devono essere informati.

Negli ultimi decenni molte città sono state colpite da disordini e rivolte. Spesso tali situazioni si sviluppano a partire da proteste di natura politica, sociale, economica, ambientale o di ordine pubblico. Infatti, anche le proteste pacifiche possono degenerare in situazioni violente e pericolose. In questi casi, aumentano per le aziende i rischi che potrebbero trovarsi ad affrontare in termini di possibili minacce per i dipendenti, interruzione dell’attività e danni alle proprietà. Ecco alcuni suggerimenti per contribuire a mitigare tali rischi:

 

Dare priorità alla tutela dei dipendenti

Quando si preannunciano disordini civili, è importante comunicare il prima possibile con il personale per condividere le preoccupazioni, sviluppare consapevolezza della situazione e fornire indicazioni fondamentali per garantire la sicurezza dei dipendenti e dei clienti.

Ad esempio:
 

  • esortare i dipendenti a evitare i centri cittadini e i quartieri in cui potrebbero verificarsi proteste e rivolte; quando possibile, promuovere soluzioni di lavoro a distanza e incontri virtuali per evitare spostamenti in tali aree;
  • monitorare le possibili interruzioni di percorso: controllare spesso i siti web del governo, dei giornali locali e i social media, per avere informazioni aggiornate e ufficiali sulle chiusure di strade e ponti;
  • scoraggiare i dipendenti dall’indossare abiti o accessori con il logo aziendale se l’azienda è associata a settori industriali che rappresentano potenziali target per i manifestanti, tra cui il settore finanziario e l’e-commerce;
  • assicurarsi che tutti i dipendenti abbiano familiarità con i piani di emergenza e di sicurezza dell’azienda;
  • chiedere ai dipendenti di confermare o aggiornare le proprie informazioni di contatto in modo che possano essere facilmente raggiungibili.

 

Proteggere le strutture

Le strutture che si trovano in aree oggetto di agitazioni e disordini sono esposte alla minaccia di danni, saccheggi e incendi dolosi. I seguenti suggerimenti possono aiutare a mitigare l’impatto di tali eventi sull’attività e proteggere le strutture dell’azienda:
 

  • chiedere ai dipendenti di prestare attenzione ai segnali di attività insolite all’interno o nelle vicinanze delle strutture aziendali e definire azioni chiare da intraprendere in risposta
  • verificare tutti i sistemi di protezione antifurto, antiscasso e antincendio e rivedere le procedure di notifica/segnalazione alle società addette alla sorveglianza
  • se ci si avvale di personale di sicurezza, assicurarsi che sia adeguatamente informato sulla situazione e pianificarne le azioni di risposta
  • stabilire misure di protezione per finestre, porte e altri punti di accesso; se necessario creare ulteriore protezione, ad esempio barricando le entrate.

 

Mettere in sicurezza i locali inoccupati

Le proprietà inoccupate sono particolarmente soggette a danni durante i periodi di disordini civili e gli operatori di primo soccorso potrebbero essere impegnati altrove e non in grado di intervenire. Le indicazioni riportate di seguito possono contribuire a mitigare i danni ai locali inoccupati:
 

  • Chiudere le utenze di gas, elettricità e acqua nella misura più ampia possibile, mantenendo attivi i sistemi di spegnimento e di allarme antincendio. Spegnere i macchinari e i sistemi non essenziali
  • rimuovere i materiali combustibili dall’edificio e dalle aree esterne
  • ridurre la vegetazione intorno agli edifici
  • ispezionare quotidianamente i locali inoccupati, solo se in sicurezza, e avvisare le autorità competenti in caso di segni di ingresso forzato.

 

Predisporre un piano di continuità operativa

È necessario sviluppare o aggiornare il piano di continuità operativa dell’azienda, per poter riprendere rapidamente le attività dopo un’interruzione causata da disordini civili o altri eventi. Ecco cosa deve includere un piano di continuità efficace:
 

  • misure preventive per mitigare i danni e le perdite
  • procedure di risposta alle emergenze, da adottare quando si verificano una calamità o un incidente
  • azioni di ripristino per riprendere e riavviare l’attività.


Infine, nel prepararsi a fronteggiare qualsiasi grave interruzione, inclusi i disordini civili, ogni azienda dovrebbe coordinarsi con le forze dell’ordine locali, gli organi per la sicurezza pubblica e i servizi di sicurezza. Dovrebbe inoltre essere pronta ad apportare modifiche rapide alle proprie modalità operative. La flessibilità può essere un elemento chiave per proteggere la propria attività e accelerare i tempi di ripresa.

 

 

Per maggiori informazioni, visita la pagina dedicata.